Castrignano dei Greci

Campanile Chiesa Matrice

Campanile Chiesa Matrice

Come per altri comuni del Salento si cerca, anche per Castrignano, di risalire alle origini attraverso il significato del nome. Svariate ipotesi sono state fatte nel caso di Castrignano che deriverebbe da “Castrinum”, gentilizio Romano vissuto nel Salento o da “Castrum” termine latino che sta ad indicare un accampamento. Molto probabilmente, a conferma dei già forti legami con la cultura greca, il nome deriverebbe dal vocabolo “Kastron” che in greco significa appunto castello. Contrariamente agli altri paesi della Grecía Salentina è l’unico a portare nel nome un chiaro riferimento alle antiche origini, mentre per ciò che riguarda la contaminazione con la cultura greca, le vicende di Castrignano non si discostano affatto dal resto dei comuni ellenofoni. Anche in questo caso è stata la presenza di coloni provenienti dai balcani ad introdurre usi, costumi e lingua di origine greco-bizantine. Il passaggio alla cultura occidentale inizia per Castrignano sotto il dominio normanno quando Re Tancredi concede il feudo a Pietro Incrini. Tra i feudatari vanno anche annoverati i Prato, i Maresgallo e i Gualtieri, ultimi a reggere il feudo con il titolo di baroni. Il resto delle vicende storiche castrignanesi non pare discostarsi di molto da quelle degli altri paesi limitrofi, caratterizzate anch’esse da una sorta di atavica immobilità. Oggi Castrignano è un centro operoso attivo in particolare nella produzione e nel commercio di particolari tipi di tessuto.

Castello

Castello

Cosa vedere a Castrignano Dei Greci
Degna di essere vista è la Chiesa parrocchiale dedicata all’Annunziata, rifacimento di una preesistente chiesa di rito bizantino, che a Castrignano durò fino al 1614. poco distante si può ammirare Castello de’ Gualtieris appartenuto ai Gualtieri, ultimi signori di Castrignano. L’architettura è piuttosto lineare ma presenta comunque alcuni elementi di pregevole fattura come il balcone che affaccia su in via Umberto I, la scala scoperta in pietra leccece e i diversi ambienti che compongono il cortile interno, tra cui le scuderie, i magazzini, il trappeto e il forno. In uno di questi ambienti esiste un passaggio murato che porta alla Cripta di S. Onofrio.

Pozzelle

Pozzelle

Tale struttura ipogea risale al VI secolo d.C. e pare sia stata interrata solo con la fine del rito greco. Ancora ben conservate sono le “pozzelle”, serie di pozzi pubblici un tempo destinati all’approvvigionamento dell’acqua.

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